Benvenuti a questo blog dedicato a Mia Martini con articoli, curiosità, interviste e altro....







Cerca nel blog

Lettori fissi

Visualizzazioni totali

domenica 13 ottobre 2013

Mia Martini: un’artista per niente difficile. Intervista a Shel Shapiro di Andrea Lo Vecchio


 
Alto, magro, barba e capelli alla Rasputin, Shel Shapiro è uno dei personaggi più completi del panorama della musica leggera italiana ed un tuffo nel passato. I Rokes prima, dei quali era l’indiscusso ‘leader’ e gli anni passati a scrivere canzoni insieme a me, quasi tutti successi poi. Mi si ripresenta con la sua aria un po’ magica nella sua villa stile hollywoodiano con tanto di piscina e tutto il resto. Un po’ di ricordi e poi la prima domanda.

D. Shel, tu hai una particolarità: hai lavorato con quasi tutte le prime donne della canzone italiana da Mina, alla Vanoni, alla Carrà e buon ultima in ordine di tempo Mia Martini. Che differenza passa fra tutte queste prime donne?
R. Secondo me, la differenza fondamentale è una differenza di mentalità; Mina e Ornella, non posso parlare specificatamente di Raffaella perché era troppo tempo fa come tu ben sai visto l’abbiamo fatto insieme, si sono inserite in un mercato difficilmente definibile perché non cercano una situazione contemporanea di suono; oggi come oggi, secondo me, soddisfano la loro clientela abituale senza fare niente per aumentarla o tenerla aggiornata o portare avanti  un discorso con i giovani. Mimì, invece, pur essendo sul mercato da dodici anni, sicuramente, con il lavoro che stiamo facendo insieme, fa un tentativo indirizzato al mercato discografico corrente. Questa è secondo me la differenza fondamentale, cercando, chiaramente di non perdere in qualità.

D. Nell’articolo che ho scritto, dico che Mimì è forse, con Mina, l’artista più completa nel panorama della musica leggera italiana, di lei apprezzo molto il suo timbro vocale e il suo modo di parlare, sei d’accordo con me?
R. Sì, lo sono senz’altro. Ti racconto che, per esempio, mentre stavamo finendo l’ultimo disco di Mimì, una sera è venuta in sala di registrazione Mina, proprio per sentire il lavoro appena terminato e le è piaciuto moltissimo, in fondo credo che uno dei primi fans di Mimì sia proprio lei.


D. E l’idea di farle cantare insieme?
R. Potrebbe anche essere interessante! Dal punto di vista di un produttore non è difficile da effettuarsi; diventa difficile magari per una scelta di materiale e di indirizzo.

D. Come mai, secondo te, che ora lavori anche in America e Inghilterra, grossi personaggi come Paul Mc Cartney e Stevie Wonder per esempio, riescono a fare dischi insieme mentre in Italia è molto difficile mettere insieme due personaggi di grosso calibro?
R. Prima perché stai nominando dei giganti, diversi, ma con una identica matrice culturale, cioè il rock, uno con una faccia nera l’altro bianca, ma tra i più grandi degli ultimi vent’anni. Teniamo comunque presente che un prodotto simile ha richiesto diciotto mesi di lavoro con conseguenti costi che possono essere assorbiti da un mercato che rappresenti potenzialmente milioni di L.P., non certamente il nostro mercato che tutto sommato si limita ad alcune centinaia di migliaia di copie.

D. Parliamo un attimo di Shel Shapiro che è passato da autore a produttore. E’ una mentalità diversa o ti trovi come prima?
R. Fondamentalmente non è cambiato molto, penso di essere soprattutto artista come prima; è diverso, a parte la situazione musicale che eravamo abituati a gestire e tu ne sai molto di questo perché lo facevamo insieme, il produttore deve gestire anche la situazione psicologica dell’artista, i  musicisti, la casa discografica e i collaboratori.


D. Vorrei farti una domanda un po’ cattivella! Tu con i Rokes avete spopolato qualche anno fa, il fatto di essere produttore è per te una continuazione dell’essere Rokes; cioè ti da modo di continuare il tuo essere interprete oppure no?
R. In parte sicuramente. Ho fatto un test psicologico sull’Espresso. ‘Narciso’ mi hanno detto e ‘anche oppressivo’! (Grossa risata) No, io penso che questa componente c’è senz’altro, cioè come produttore voglio essere la prima donna, ma io credo che tutti noi, nel nostro campo, vogliamo essere le prime donne. E’ assurdo non cercare di farlo.

D. Com’è Mimì al di fuori della sala di registrazione?
R. Devo dire che sia fuori che dentro, per quanto mi riguarda, è fantastica. Ho un rapporto bellissimo, tranquillo, anche se mi avevano detto che era un’artista molto difficile con cui lavorare. Non ho avuto alcuna difficoltà. E’ stato un rapporto di piena comprensione sul piano umano e musicale, il che è abbastanza raro.

D. Nel mio articolo ho scritto che forse Mimì non ha una personalità spiccata artisticamente perché si è sempre appoggiata a questo o a quello finendo per essere una emanazione; dicevo anche che forse l’unica soluzione per diventare grande quanto Mina anche agli occhi del pubblico, era quella di trovare un produttore che sviluppasse le sue vere capacità. Pensi che con te l’abbia trovato?
R. Credo che chiunque senta i nuovi dischi capisca che Mimì è in una nuova fase musicale; una fase molto più completa, serena, consapevole delle proprie forze e delle proprie capacità. Oggi come oggi non è più una cantante brava, è una cantante forte, il che è molto diverso. Si è sempre detto Ah come è brava!, la voce pura; io ho cercato di farle perdere la tecnica e di guadagnare in comunicazione a livello umano. Mimì adesso è più consapevole di dove sta la sua vera forza; in parte vocale, in parte la capacità di scrivere musica, testi, anche se nei dischi, necessariamente, il materiale non può essere tutto suo. Non è più l’oggetto di qualcuno, è l’oggetto di se stessa.


D. Io ho sentito dei testi di Mimì e mi sono piaciuti molto! Tu pensi quindi che questa sia la strada futura, scrivere le sue canzoni.
R. Io penso che sia l’unica strada che un’artista come Mimì possa in definitiva scegliere perché altrimenti non completerebbe la sua personalità artistica. A differenza di Mina che ha una bravura vocale e scenica, anche se adesso non la si vede più, Mimì ha bravura,  voce, la bravura nello scrivere i testi ed è brava nello scrivere anche la musica. Sicuramente è un’artista completa.

D. Per finire un breve giudizio su Mimì.
R. E’ un essere umano e basta.

E se ne va come se fosse tra i flash dei fotografi, con la sua andatura dinoccolata e la sua imponenza verso l’ennesima produzione, questa volta per realizzare un disco ad un artista messicano. Buon lavoro e buone vacanze in Messico.

Intervista di Andrea Lo Vecchio a Shel Shapiro apparsa su Profili musicali 1982

Post correlati:

Loretta Goggi: l’impareggiabile bravura di Mia Martini. Intervista di Chez Mimì
http://questimieipensieri.blogspot.it/2013/09/loretta-goggi-limpareggiabile-bravura.html
 
Intervista ad Arrigo Cappelletti. Mia Martini e il suo jazz viscerale dal carattere blues

Intervista a Ivan Cattaneo. Mia Martini: Una grandissima voce e un enorme talento
http://questimieipensieri.blogspot.it/2013/08/mia-martini-una-grandissima-voce-e-un.html

Sergio Endrigo: l’artista e la sua collaborazione con Mia Martini. Intervista di Chez Mimì
http://questimieipensieri.blogspot.it/2013/06/sergio-endrigo-lartista-e-la-sua.html

La mia grande ammirazione per Mia Martini. Chez Mimì incontra Cristiano De Andrè
http://questimieipensieri.blogspot.it/2013/03/la-mia-grande-ammirazione-per-mia.html

Mia Martini, un'artista dalla straordinaria versatilità. Intervista a Fio Zanotti
http://questimieipensieri.blogspot.it/2011/01/mia-martini-unartista-dalla.html

La Mia Mimì. Enzo Gragnaniello racconta Mia Martini. Intervista di Chez Mimì
 
Chez Mimì intervista Lucio Dalla. Mia Martini, una stella di mare come me.
http://questimieipensieri.blogspot.it/2012/11/lucio-dalla-mia-martini-una-stella-di.html

Mietta: vi racconto la mia grande ammirazione per Mia Martini. Intervista di Chez Mimì
http://questimieipensieri.blogspot.it/2012/10/mietta-vi-racconto-la-mia-grande.html

Intervista esclusiva a Massimiliano Pani: Mia Martini la voce che spacca nell’anima
http://questimieipensieri.blogspot.it/2012/07/intervista-esclusiva-massimiliano-pani.html

Shel Shapiro nel suo libro “Io sono immortale” racconta la fragilità di Mia Martini e il suo essere grande artista
http://questimieipensieri.blogspot.com/2011/01/shel-shapiro-nel-suo-libro-io-sono.html

Una collega per amica: Dori Ghezzi per Mia Martini
http://questimieipensieri.blogspot.com/2010/12/una-collega-per-amica-dori-ghezzi-per.html

Se mi sfiori. Mango racconta Mia Martini
http://questimieipensieri.blogspot.com/2010/12/lincontro-con-mango-avviene-somma.html

Mia Martini era proprio una bella persona: Intervista ad Enrico Ruggeri
http://questimieipensieri.blogspot.com/2010/11/mimi-era-proprio-una-bella-persona.html

Paola Turci e Mia Martini: compagne di viaggio in giro per il mondo
http://questimieipensieri.blogspot.com/2010/11/paola-turci-e-mia-martini-compagne-di.html

Una Rapsodia con Mia Martini. Intervista a Marco Falagiani
http://questimieipensieri.blogspot.com/2010/06/una-rapsodia-con-mia-martini-intervista.html

Io e Mia Martini. Intervista ad Enzo Jannacci
http://questimieipensieri.blogspot.com/2010/05/io-e-te.html

Compagni di viaggio: intervista a Tullio De Piscopo e Eugenio Bennato
http://questimieipensieri.blogspot.com/2009/02/compagni-di-viaggiointervista-tullio-de.html
 

 

 
 
 

Nessun commento: